ASO, perdite per centinaia di migliaia di euro con il ciclismo femminile: “Al momento non è redditizio, ma è qualcosa che arriverà”

"Per noi si tratta di un vero investimento, che al momento non è redditizio", spiegano gli organizzatori francesi

Un investimento per il futuro quello di ASO sul ciclismo femminile. Per il momento infatti l’organizzazione degli eventi dedicati al movimento delle donne non sembrano ancora essere in grado di autosostenersi, secondo quanto spiegano dalla direzione del gruppo transalpino, il più grande organizzatore di corse ciclistiche al mondo. Si tratta comunque chiaramente di un progetto a lungo termine da parte di Christian Prudhomme e soci, pronti ad andare in perdita in questi primi anni per sostenere un movimento che chiaramente si aspettano possa poi dare i suoi frutti nelle prossime stagioni. Molto farà sicuramente anche la nascita del Tour de France Femmes, che si correrà poco dopo l’evento maschile, con la speranza di poter godere dell’effetto scia a livello mediatico e popolare.

Lo scorso anno ASO ha perso centinaia di migliaia di euro con il ciclismo femminile – spiegano ai nostri microfoni Thierry Gouvenou e Franck Percque, gli organizzatori delle due Parigi-Roubaix che oggi sono andati a supervisionare le ultime rifiniture ai tratti di pavé che verranno affrontati domenica – Dedicare un giorno intero alla corsa femminile, ad esempio, significa pagare tutto due volte, particolarmente la polizia. Per noi si tratta di un vero investimento, che al momento non è redditizio“.

Tuttavia, la strada è segnata e l’obiettivo è chiaramente proseguire con l’evoluzione del movimento, che già vede una forte crescita, anche in termini televisivi, ad esempio. E questo proprio per aver proposto un prodotto completamente separato: “Lo scorso anno (in Francia, ndr) abbiamo avuto 1,8 milioni di spettatori per la corsa femminile. Purtroppo al momento abbiamo bisogno di maggiori sponsor affinché possa essere redditizio, ma è qualcosa che arriverà. In tal senso è importante l’esempio di Zwift (che sponsorizza alcuni eventi femminili unendo il proprio nome alla corsa, ndr)”.

Uno sforzo economico che guarda avanti più che al presente quello di ASO, che sicuramente ha preparato un piano pluriennale per rientrare dei suoi investimenti, con la consapevolezza che il movimento è in forte crescita e il trend è positivo. Come dimostrano i numeri sempre più importanti che si registrano nel ciclismo femminile a tutti i livelli, convincendo anche molte squadre maschili ad impegnarsi in maniera importante per il movimento femminile. Anche se l’equilibrio economico è ancora lontano, l’impegno è stato preso pensando all’investimento futuro e dunque così proseguirà. E di questo non possiamo che esserne felici.

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